«Spostiamo Consob e Antitrust a Milano»- Corriere.it

Spostare il luogo delle decisioni da Roma a Milano. Una vecchia battaglia della Lega fin dai tempi di Umberto Bossi e che trova nuovo slancio in una proposta di legge depositata a Montecitorio dalla deputata leghista Silvana Comaroli. La parlamentare chiede di trasferire nel capoluogo lombardo due importanti authority, la Consob (organismo che vigila sulla Borsa) e l’Antitrust. Una proposta che era gi stata avanzata nella passata legislatura e che non era frutto di una iniziativa isolata di una singola deputata, visto che aveva ricevuto l’avallo del capogruppo alla Camera Riccardo Molinari. E che era stata spiegata cos da Comaroli: Tutti sanno perfettamente che il principale mercato regolamentato di strumenti finanziari nel nostro Paese quello di Milano, gestito dalla societ Borsa italiana Spa, e che gran parte delle societ quotate ha sede nell’Italia settentrionale.

Le prime reazioni non sono state particolarmente positive, soprattutto dentro il centrodestra. Sia esponenti di Forza Italia, come Maurizio Gasparri, che di Fratelli d’Italia si sono espressi con nettezza contro l’ipotesi del trasloco auspicata dalla Lega. C’ chi, come i sindacati, ha fatto anche i conti dei costi dell’ipotizzato trasferimento a Milano. Per la Consob l’aggravio sarebbe di 50 milioni mentre per l’Antitrust l’esborso sarebbe ancora pi rilevante: 70 milioni almeno la stima fatta qualche anno fa dall’allora presidente Antonio Catrical. Senza parlare dei problemi cui andrebbero incontro, per uno spostamento cos rilevante non alla portata di tutti, i 500 dipendenti romani della Consob e i 300 dell’Antitrust.

Ma la Lega non molla. E ricorda l’esperimento, durato per pochissimo, dei tre ministeri – Semplificazione, Economia, Riforme – che nel 2010 i rispettivi ministri Calderoli, Tremonti e Bossi chiesero di trasferire parzialmente alla Villa Reale di Monza. Ma anche altri tentativi, relativi sempre alla Consob o come quello di trasferire una rete Rai (nel caso specifico, Rai2) a Milano, non sono stati baciati dal successo. Perch le resistenze romane finora sono state pi forti delle spinte nordiste della Lega.